GARDONE RIVIERA


Gardone e il gran mondo in riva al lago viene lanciato dai medici naturalisti alla fine dell’ottocento per i soggiorni invernali della ricca borghesia mitteleuropea. Pertanto il nostro “piccolo Comune” non lesinò sulle spese per ridisegnare il proprio volto, questo anche perché gli ospiti stranieri non furono solo semplici visitatori ma veri mecenati e diventarono protagonisti del cambiamento.

Il piccolo borgo sonnacchioso di un tempo divenne improvvisamente meta del turismo d’oltralpe e si offrì come palestra per gli architetti del primo ‘900. Agli edifici di chiaro sapore mitteleuropeo si affianca la variegata rassegna degli stili delle ville private che si rifacevano all’architettura classicistica mediterranea o alla grande tradizione del Rinascimento italiano.

Questo sino alla prima guerra mondiale, poi molte delle proprietà dell’aristocrazia straniera vennero confiscate e rivendute ad acquirenti italiani.

Tra questi anche Gabriele d’Annunzio che a Gardone stabilì la sua ultima dimora (arrivò nel 1921 e vi morì nel 1938) proponendosi come patrono di una ripresa della frequentazione del lago da parte del bel mondo degli anni Venti e Trenta.
Il Poeta trasformò la “Casa di Campagna” del critico d’arte tedesco Henry Thode nel “Vittoriale” che viene considerato nel mondo uno degli esempi più affascinanti e preziosi di case d’artista e si configura come una delle espressioni emblematiche del gusto e del concetto dell’arte del primo novecento.

Nella “cittadella” creata dal Poeta si possono seguire percorsi che fanno riaffiorare suggestioni anche a chi non abbia una conoscenza diretta del complesso monumentale, alla scoperta di un sito nel quale poesia, arte, architettura, storia e natura si fondono e si stratificano sotto l’egida inimitabile di uno dei più grandi poeti del secolo appena trascorso.

di Auretta Monesi

Gardone Riviera, sulla sponda bresciana del lago di Carda, si raggiunge con l'autostrada A4 Torino-Trieste, uscita Desenzano, quindi con la statale 572 (Gardesana occidentale) che passa per Salò, Gardone e prosegue fino a Riva del Carda.

MOMENTI DI GLORIA

Le fortune di Gardone iniziarono alla fine dell'800, quando alcuni medici tedeschi ritennero il clima della piccola località ideale per trascorrere inverni tiepidi ed estati rinfrescate dalle brezze del lago. Fu così che la borghesia mitteleuropea s'innamorò del borgo, vi costruì ville con parchi sontuosi, alberghi sfarzosi e addirittura un casinò. Molte aree verdi annesse alle ville sono oggi parchi accessibili al pubblico.
Come il giardino Heller, in fondo a via Roma, creato nei primi anni del '900, fitto di bambù e di molte piante pregiate (aperto da marzo a ottobre, ore 9-19, info 0336/41.08.77). Poco distante, s'impone alla vista la scalinata di villa Alba che termina con un imponente colonnato ionico. Anche la sua storia ha origine agli inizi del '900, quando la famiglia tedesca Lagensiepen la fece erigere in stile neoclassico.

Oggi appartiene al comune di Gardone e attualmente è in fase di adeguamento tecnico; sarà riaperta l'anno prossimo, per ospitare eventi e congressi, ma il suo parco è a disposizione dei visitatori.

IL VITTORIALE DEGLI ITALIANI

Dal 1921 dimora di Gabriele d'Annunzio, la cittadella del Vittoriale, in località Cargnacco, occupa una vasta porzione del territorio di Gardone, digradante verso le sponde del lago. Oggi è divenuta un museo che conta 170 mila visitatori l'anno.

Nella casa abitata dal poeta, la Prioria, stravagante e affollata da migliaia di oggetti e cimeli, nulla è mutato da allora. Il parco ospita scenografiche realizzazioni, come il grande teatro all'aperto, esedre, padiglioni e addirittura la prua di una nave che ha gettato l'ancora tra gli olivi.

L'aereo con cui d'Annunzio compì la trasvolata su Vienna è invece appeso al soffitto dell'Auditorium, dove dal 2000 è allestito il Museo della Guerra .

GRAND HOTEL FASANO

Residenza di caccia realizzata per la famiglia imperiale austriaca nel 1888,  
il Grand Hotel Fasano unisce al fascino dell'epoca
i comfort di una moderna struttura di accoglienza di lusso.  

Nella verde frazione di Fasano, in riva al lago, si trova uno dei più fascinosi alberghi della zona, il Grand Hotel Fasano (via Zanardelli 190, 0365/ 29.02.20), fregiato di 5 stelle.

Costruito agli inizi del '900, fu frequentato anche da membri della famiglia Asburgo che venivano in zona a caccia di fagiani (proprio per questo il ristorante dell'albergo richiama il nome "Fagiano").
Propone anche un pontile sul lago, un'alta torretta, piscina esterna e interna e coperta e un bellissimo giardino tropicale.

L'apertura è da aprile a ottobre ; camere doppie a partire da 200 euro con grande buffet di prima colazione.
Fiore all'occhiello dei Mayr, proprietari e gestori dell'hotel, è la recentissima "Aqua Spa" Centro Benessere, basato su terapie e prodotti naturali (aperto tutto l'anno).

Della stessa proprietà e gestione il, ormai famosissimo, locale "LA DARSENA" a Barbarano.
Situato direttamente al Lago.

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